Il verso alessandrino è un verso della poesia italiana e francese, caratterizzato dalla sua lunga durata e dalla sua struttura ritmica ben definita.
Struttura: L'alessandrino è un verso di dodici sillabe (dodecasillabo) con una cesura centrale (pausa ritmica) che lo divide in due emistichi di sei sillabe ciascuno. Questa cesura crea un effetto di equilibrio e armonia.
Origine: Il termine "alessandrino" deriva dal Roman d'Alexandre (Romanzo di Alessandro), un poema epico medievale francese scritto interamente in versi di dodici sillabe. Questo poema rese popolare il verso, associandolo alle narrazioni epiche e grandiose.
Caratteristiche Metriche: La rima nell'alessandrino può essere di diversi tipi, ma la più comune è la rima baciata (AABB) o la rima alternata (ABAB). La posizione dell'accento tonico gioca un ruolo cruciale nel determinare il ritmo del verso.
Utilizzo nella Poesia Italiana: In Italia, l'alessandrino è stato utilizzato da diversi poeti, spesso per traduzioni o imitazioni di opere francesi. Sebbene meno comune rispetto ad altri versi come l'endecasillabo, ha trovato impiego in contesti specifici dove si voleva imitare la solennità e la musicalità del modello francese. Un esempio di utilizzo si trova in alcuni componimenti didattici e narrativi.
Influenza: L'alessandrino ha influenzato altri versi e forme poetiche in diverse lingue, contribuendo allo sviluppo della metrica e della versificazione.
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